Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

(nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

Sito: http://www.nuovopci.it

e.mail: nuovopci@riseup.net


Delegazione:

BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia)

e.mail: delegazione.npci@riseup.net


scarica il testo in formato Open Office o Word


29 aprile 2018

Ai comunisti e agli esponenti avanzati delle masse popolari che il 29 aprile al Circolo ARCI di Ravacciano a Siena partecipano alla presentazione di Rivoluzionaria Professionale di Teresa Noce.



Cari compagni,

anzitutto ringrazio a nome del (nuovo) Partito comunista italiano i membri della Sezione di Siena del P.CARC che vi trasmettono questo saluto.

Molti sono i motivi d’interesse del libro di Teresa Noce che oggi vi viene presentato. Io voglio richiamare la vostra attenzione su una questione di attualità che questo libro aiuta a chiarire. La questione che instaurare il socialismo è possibile: se dopo la vittoria della Resistenza i comunisti non hanno instaurato il socialismo in Italia, è stato principalmente perché il PCI non era preparato a farlo. L’instaurazione del socialismo anche per i migliori dirigenti del PCI, era un desiderio e un’aspirazione ma non si traduceva in un piano d’azione, neppure nelle condizioni favorevoli della vittoria sul fascismo. L’autobiografia di Teresa Noce, una dei migliori dirigenti del PCI, lo mostra chiaramente. Si spiega quindi perché, dopo la vittoria della Resistenza, le masse popolari italiane non hanno instaurato il socialismo.

Oggi, di fronte al catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista e il suo clero impongono alle masse popolari del nostro paese come nel resto del mondo, noi comunisti affermiamo che vi è una sola soluzione realistica: instaurare il socialismo. Per questo indichiamo a ognuno cosa fare da oggi per arrivare a instaurare il socialismo.

Per socialismo intendiamo un sistema di società che si distingue dall’attuale principalmente per tre aspetti:

1. il paese deve essere governato a tutti i livelli dai proletari organizzati attorno al partito comunista;

2. tutta l’attività economica, la produzione di beni e di servizi, deve diventare un’attività pubblica come la sanità, l’istruzione, l’ordine pubblico e altre: ogni adulto deve essere chiamato a farvi la sua parte di lavoro e bisogna produrre solo cose utili e in condizioni sane per i lavoratori, per la popolazione e per l’ambiente; i borghesi e i loro succubi vi dicono che le aziende pubbliche non funzionano: in realtà persino ora non funzionano le aziende, i servizi e le istituzioni pubbliche chi i capitalisti hanno interesse a eliminare, quelle che gli interessano, funzionano;

3. il governo deve assicurare la crescente partecipazione dell’intera popolazione alla gestione della vita sociale e politica, in particolare deve educare a questo compito le nuove generazioni.

Quando diciamo questo, molti ci obiettano che instaurare il socialismo è un’utopia, un’impresa impossibile. In Italia era stato il sogno e l’aspirazione dei Partigiani che hanno fatto la Resistenza e che 73 anni fa hanno vinto contro i fascisti. Hanno vinto ma non hanno instaurato il socialismo, i loro sogni sono stati vani. Dalla vittoria della Resistenza ha preso l’avvio non il socialismo ma una Repubblica dominata dai capitalisti e dal clero, un sistema di società che dopo un periodo di sviluppo ci sta portando alla rovina attuale.

Ebbene, il libro di Teresa Noce mostra perché i Partigiani non sono riusciti a instaurare il socialismo. Chi lo leggerà con l’attenzione concentrata su questa questione, capirà perché la lotta eroica e vittoriosa che i Partigiani hanno condotto contro il fascismo, che era il regime instaurato dalla borghesia e dal clero contro le masse popolari, non è approdata all’instaurazione del socialismo.

Il perché sta nel fatto che nel Partito che aveva animato e promosso la Resistenza, il vecchio PCI, la volontà dei suoi membri di instaurare il socialismo non si traduceva in una strategia adeguata a instaurarlo davvero. I Partigiani avevano vinto, ma hanno lasciato che i capitalisti riprendessero il potere, che i Comitati di Liberazione Nazionale venissero dissolti e lasciassero nuovamente il posto all’apparato dello Stato educato dal fascismo, che il Vaticano con la sua Chiesa mantenesse i poteri e i privilegi che il fascismo gli aveva confermato e diventasse così il governo occulto e di ultima istanza del nostro paese sotto il protettorato dell’imperialismo USA, che le aziende ritornassero nelle mani dei loro vecchi padroni che le usano per arricchirsi e le chiudono quando trovano occasioni e vie per arricchirsi di più.

Leggendo l’autobiografia di Teresa Noce, vedrete come nella sua stessa vita si sono combinati la lotta eroica e continua contro i padroni e la mancanza di formazione e di piani per instaurare il socialismo nel nostro paese. La lezione che ci viene dalla sua autobiografia non è che instaurare il socialismo è impossibile. Non è una lezione di sfiducia. Al contrario, Teresa Noce ci mostra quello che non dobbiamo più fare e ci spinge a scoprire cosa fare.

Ci spiega che abbiamo bisogno di un Partito comunista che si occupa anzitutto di educare i suoi membri e tutti i lavoratori avanzati che si accostano al Partito, in modo che abbiamo una linea e una concezione per instaurare il socialismo. Non basta combattere, non basta lottare: bisogna avere una linea per vincere e instaurare il socialismo.

Questa è la principale lezione del libro di Teresa Noce. Per questo noi del nuovo Partito comunista italiano ne raccomandiamo la lettura. Esortiamo ogni lavoratore avanzato e ogni giovane a leggerlo in questa luce, meglio se collettivamente e discutendo appunto della linea necessaria per arrivare a instaurare il socialismo. Quindi leggerlo alla luce dell’insegnamento di Lenin, di Stalin, di Mao Tse-tung e di Gramsci: in sintesi del Manifesto Programma dove il (n)PCI espone la linea per lottare con efficacia crescente contro gli effetti della crisi generale del capitalismo che travolge e devasta il nostro paese e ogni aspetto della vita delle masse popolari, e trasformare questa lotta nella lotta vittoriosa che darà inizio a una nuova epoca, quella del socialismo e del comunismo.

Teresa Noce ci spiega perché il primo PCI non ha instaurato il socialismo nonostante l’eroismo di centinaia di migliaia di comunisti. Quindi apre la via a imparare cosa fare per realizzare l’obiettivo del quale le masse popolari del nostro paese hanno bisogno, certi che il primo paese imperialista che romperà le catene del sistema imperialista mondiale mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari del resto del mondo.

A ognuno di voi, compagni, faccio l’augurio di dare il suo contributo a questa grande opera. Chi vi si impegnerà, troverà anche il senso della propria vita individuale, quello che lo unisce agli altri e dà la gioia di vivere.

Questo è l’augurio che faccio a ognuno di voi a nome del (nuovo)Partito comunista italiano.

Compagno Ulisse, segretario generale del Comitato centrale del (n)PCI.